"FUSSATOTI RITORNATE VIRTUALMENTE ALLE VOSTRE ORIGINI"

 

 

IL "VECCHIO" CALCIO A FOSSATO

Nella prima immagine, dando la precedenza allo sport, è raffigurata la squadra della Fossatese con la divisa della Juventus prima di un incontro. Allora il campo sportivo era ubicato sul greto del torrente S. Pietro, molto a rischio di erosione per via  del torrente in piena specie durante ll'inverno. In quel luogo del Demanio si decise di costruire abusivamente il campo di calcio da parte di alcuni giovanotti capeggiati dal signo Davide Vitrò, un forestiero iltalo-canadese che aveva sposato una paesana e che aveva portato il gioco del calcio in paese. Il Campo, attraversato in diagonale da una pista carrozzabile, aveva una caratteristica particolare, anzichè essere in piano era in discesa. Ricordo che in quasi tutte le partite disputate con le squadre dei paesi vicini, il nostro "capitano" Giorgio Salvatore, forse il più anziano d'età sceglieva di giocare il primo tempo in discesa: il pallone scorreva molto veloce e facilmente si andava in rete. Le  squadre ospiti  non conoscevano il trucco ed il più delle volte la Fossatese chiudeva il primo tempo con un cospicuo numero di reti al suo attivo. Allora la squadra era composta da sette/otto giocatori, considerato che il campo era lungo al massimo 60 metri e largo poco più di 30. Il "fùbalo" si trovava sulla sponda destra del torrente, da una parte era delimitato da una piccola striscia di terreno con due o tre alberi di fico e poi dal Muro della Guarna. Alto e largo e dava sui giardini di Pampogna, al suo interno dentro una cunetta in muratura scorreva l'acqua del consorzio per l'irrigazione. Era quasi sempre la nostra doccia. Al di là del muro si ergevano maestosi due alberi di noci i cui rami pendevano quasi sul bordo del campo. Nel mese di settembre facilmente, nell'intervallo della partita, si rifocillava con i suoi frutti. Uno in modo particolare ne era ghiotto (Carlo Calabrò detto "U preggiatu"). Dall'altro lato del campo scorreva il torrente, sotto una "Timpa" altissima e ciò nonostante nei periodi di piena l'acqua tumultuosa straripava all'interno. E allora per renderlo agibile in modo di poter giocare si spietrava, si appianavano i solchi lasciati dai ruscelli ("hjìrrimi") che vi scorrevano, armati di pale, picconi e carriole quando si riusciva a trovarne. Le porte erano delimitate da pali che noi stessi procuravamo tagliando rami più o meno dritti di "cassiaru" in località Pruppu. Le traverse il più delle volte erano "prisagghjie" prese in prestito dalle nostre famiglie. Spesso i pali, nonostante li murassimo con il cemento, scomparivano durante la notte,  servivano sempre a qualcuno e molto spesso al proprietario del terreno limitante. Una notte addirittura ebbe il coraggio di piantare nel campo, come fosse di sua proprietà privata, delle livarelle, naturalmente subito estirpate da noi che per vendetta razziammo i frutti del suo giardino. Insomma era il puro spirito sportivo e pioneristico che ci spronava nei nostri allenamenti, nelle nostre lunghissime partite. Poi in occasione della festa si invitavano le squadre dei paesi vicini per il torneo. Di solito con tutte le squadre si giocava con correttezza e normalmente si finiva la partita quasi sempre vittoriosi. Però c'era una squadra che non sopportavamo (il Montebello) per questioni di rivalità. L'ostilità in verità era abbastanza forte:  non sempre riuscivamo a finire la partita, spesso finiva a botte. Di solito i "convocati" rappresentavano il Casaluccio, la Piazza e Giondone/Urgori. Nella foto n. 1 i giocatori accovacciati e da sinistra verso destra sono: < Carmelo Scaramozzino, Pasquale Scaramozzino (u maritatu), Santo Scaramozzino, suo fratello Pasquale, in piedi da sinistra verso destra: Tommaso Fallara, Dino Tripodi, Paolo Scaramozzino, Mimmo Salvatore>. Tra gli accompagnatori si riconoscono: Nicola Zampaglione, Don Pepè Federico, Pepè Gullì, Paolo Aquilino e l'Avv. Salvatore Scaramozzino. Nella foto n. 2 si festeggia una vittoria al Bar di Don Nato Morabito con una bottiglia di birra a testa. Provate a riconoscere la gioventù fossatese! Se non vi vengono in mente i nomi ve li suggerisco. Melu "U Rraggiatu", Pascali "U maritatu", Pascali Scamuzzinu, Leonardo Tripodi, Francu "Cacafocu", Giorgiu Salvatore, Paulu Scaramuzzinu, Ninu "U guardia", Cicciu Pellicanò, Mimmu "Lisciorta", Masi Fallara, Dinu Tripodi, Cola Cannizzaru, Pepè "U liroggiaru", Santu Scaramuzzinu. Ma non sempre si trovava l'accordo sulla formazione da mandare in campo. E per ripicca qualche volta il Centro ed Casaluccio mandarono in campo sette giocatori, la loro nazionale nella foto n. 3, in maglia rossonera contro la squadra da "Musa" una frazione vicino Annà. Come si vede i giocatori in parte sono altri e cioè: Santo Abate "u figgjiu du Musciu" portiere; Santo Scaramozzino ala sinistra, Dino Tripodi centromediano, Cicciu Pellicanò ala destra, Micu Ficara terzino sinistro, Pascali Scaramozzino terzino destro, Masi Fallara centrocampista. Direttore Tecnico Pietro Altomonte, accompagnatore Ufficiale Paolo Fallara. Ricordo che quando dovevamo andare in trasferta erano sacrifici per il viaggio. Allora non c'erano macchine disponibili per tutti e succedeva che qualcuno cercava passaggi. Tra i nostri accompagnatori c'era uno, brava persona (Ninu Morabito "u figghjiu i Sarbu Chiavulitta") attaccata talmente allo sport che metteva a disposizione la sua 600 familiare bianca, stracarica fino all'inverosimile, rischiando parecchio pur di raggiungere la località dove giocare ... Montebello, Annà, U Laccu, Motta, sempre nelle vicinanze. Un famoso quadrangolare fu quello disputato a Gallina in occasione della festa patronale. Allora colà era arciprete Don Paolo Altomonte e ci invitò. Superammo per 1 a 0 la squadra del Puzzi e andammo in finale contro la squadra di Gallina. Quello era un campo regolamentare e giocammo in undici e, siccome i giocatori fossatesi non erano sufficienti, ricorremmo a malincuore al prestito dalla squadra montebellese ingaggiando Memè Zema, uno dei gemelli, velocissimo ed in gamba. La partita finì 3 a 1 per il Gallina. Ricordo che restammo in dieci poco dopo l'inizio della partita perchè uno dei nostri (Pepè u liroggiaru) fu espulso. Dopo che era stato messo a terra da una scorrettezza, rincorse il giocatore e fattolo ruzzolare per le terre (come avrebbe detto Pizzul) gli piazzò il piede sul collo con tutte le sue forze quasi a volerlo strangolare. La maggior parte di noi, studentelli in città, ritornava al paese per il sabato pomeriggio e la domenica. Si cominciava a giocare non più tardi delle 15.30 e si andava avanti fino a buio. Il pallone di cuoio con l'allacciatore fatto di grosso e rude spago che se sfortunatamente ti sbatteva in testa, specie dopo un discreta pioggia, ti faceva veder le stelle per il dolore. Tante volte capitava che si mettesse a piovere, ma noi si continuava imperterriti, tanto era "una nuvola passegera" come usava dire Mimmo Salvatore "Lisciorta", ovvero in seguito detto anche "Stampa". Finiva sempre che si giocava sotto il diluvio. Ma erano tempi belli. A Fossato non c'era un vero campo sportivo ma c'erano tanti giocatori, ora c'è lo stadio e la squadra?

Calcio d'altri tempi a Fossato

Una delle prime formazioni della Fossatese

Accovacciati: Melu Cuzzucoli (U 'Ngodhu) - Pasquale Scaramuzzino - La Mascotte Melino Morabito - Mimmo Ficara

In piedi: Antonio Abate (U Bucceri) - Paolo Scaramuzzino - Carmelo Spizzica (U Raggiatu) - Dino Tripodi

 

Formazione della squadra di Gurguri Anno 1963

In piedi: Giorgio Salvatore - Nino Scaramozzino (Menzalacca) - Giovanni Stillittano - Pepè Gullì

Accovacciati: Paolo Scaramozzino - Pasquale Scaramozzino (U Maritatu) - Domenico Tripodi (U Funambulu)

 

Una azione in area di rigore con tiro di Micu U Funambulu, in porta (di spalle)Vicenzu Fortugno Crastaria

 

La squadra nell'anno 1964

La formazione: Micu U Funambulu - Vicenzu Crastaria - Pascali Scaramuzzinu - Santu Scaramuzzinu - Paolu Scaramuzzinu e Giorgiu Salvatori con la divisa di portiere scambiata con Vicenzu Crastaria

Tra gli amici tifosi si riconoscono: Melu U Rraggiatu - Cicciu U Biondu - Cicciu Muscatu - Ninu Crea - Mimmo Salvatore - Paulu Rizzaculonna e Sarbaturi Barreca

(foto n.2) Fossatese in maglia bianconera

(foto n. 3) Festeggiamenti dopo la vittoria

(foto n. 4) Fossato 8 - Musa 2

E' doveroso ricordare anche che alla fine degli anni '60, la domenica mattina, dopo la messa del Fanciullo (alle10.30 circa), presso il glorioso stadio da "hjumara" venivano disputati i campionati di calcio rionali. Le squadre partecipanti erano: Il Serro - Fossatello - Casaluccio - Centro/Piazza - Gurgori/Giandone. I ragazini dai 12 ai 16 anni si dannavano l'anima dietro il pallone. Di solito l'arbitro indiscusso di quasi tutti gli incontri era Giorgio Salvatore a cui subentrò, e solo alla fine del campionato il fratello Mimmo "Lisciorta" che in seguito assumerà l'appellativo di "Stampa". Sono stati campionati molto accesi, e ricordo qualche buon giocatore come: Pepè Tripodi "U Pitrolu", Ninì Ficara, Santo Aquilino "U Riccu", i fratelli Billari "Schiappina 1" e "Schiappina 2", Bruno Tripodi "Buccularu" ecc. Di queste formazioni mi è giunta una foto. E' il glorioso Gurgori, campione nell'anno 1969. Il capocannoniere del torneo fu Santu U RRiccu con una "Tuminata" di goals!!

La Formazione campione fotografata nello splendore della divisa sociale

Accosciati: Focundrìa, Palumbedhu, Buccaza - In piedi: Roddy, Mundedhu, Buccularu, il capitano U Rriccu

Come si diceva ai vari campionati rionali della fine degli anni '60 (Fossatello - Piazza - Gurgori) partecipò con ottimi risultati, forse ne vinse uno? anche la squadra della Piazza [foto sottostante] con la seguente formazione:

In piedi Saninu, Schiappina I°, Schiappina II°, Liuni - Accosciati: Nunziatu 'I Raziu, Petruzzu, Belviso,

La squadra di Fossatello che ha partecipato ai campionati Rionali

 

Negli anni '70 la squadra diventò più competitiva e si arrivò alle prime iscrizioni ai campionati delle categorie dilettantistiche minori. A Fossato non c'era un campo sportivo e la squadra doveva giocare le sue partite anche quando le disputava in casa, fuori casa, a Saline, a Motta, a Melito ed in altri paesi limitrofi. Furono anni di vero e proprio entusiasmo sportivo nel paese i ragazzi di Fossato, Montebello e Masella disputavano delle buone partite con discreti risultati.

Cliccare sulle foto per ingrandirle

Nella foto riconosco Pietro Federico, Mimmo Tripodi detto Nit, Leonardo Cozzucoli, Ciccio Calabrò, Ninì Ficara, Peppe Spizzica, Pasquale Belviso Ninì Tripodi 'i Nilla' ed altri di cui la memoria non mi aiuta a riconoscere perchè probabilmente importati da altri paesi. Negli anni '90 la Fossatese disputò altri campionati fino a qualche anno fà, le immagini possono essere viste alla pagina la Squadra Fossatese

 

Mimmo Salvatore (Stampa o Lisciorta), Pasquale Belviso, ..., Pepè Billari (Schiappina I°), Mimmo Lugarà (Puntu), Nunziato Scramuzzino (da Nasida), Pasquale Scaramozzino, Leonardo Cozzucoli, ----, ----, Pepè Spizzica, Pietro Federico, ----

     Lo scambio di saluti tra capitani

La Fossatese ad un torneo allo Stadio Granillo di Reggio Calabria e la premiazione 

Torneo di Calcetto anno 1991

La Squadra della Fossatese nei Campionati Scorsi

 

 

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