"FUSSATOTI" RITORNATE VIRTUALMENTE ALLE VOSTRE ORIGINI"

 

 

 

I 200 ANNI DEL COMUNE DI MONTEBELLO JONICO

GIUSTIFICATA POLEMICA - INFONDATA NOTIZIA - O ABBAGLIO STORICO?

Giorni addietro sul Quotidiano della Calabria, il giornalista Dr. Vincenzo Malacrinò, ha pubblicato il seguente articolo  rimproverando a destra e a manca Istituzioni, Politici, Associazioni e cittadini del Comune di Montebello Jonico che, nonostante, un accorato appello lanciato dal nostro illustre concittadino, nonché parente ed amico, il Prof. Luigi Sclapari non hanno provveduto, nè hanno avuto interesse a ricordare il "200° compleanno del Comune". Si pubblica l'articolo così come apparso sul giornale e sul Sito della "Pagina di Montebello".

I 200 ANNI DEL COMUNE DI MONTEBELLO DIMENTICATI DA TUTTI

5 maggio 2011

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La sede del Comune                                        Il Prof. Luigi Sclapari

Montebello Jonico – Nessuno si è ricordato di proporre un’iniziativa pubblica per il bicentenario del Comune di Montebello Jonico, avvenuto il  4 maggio. Nessun inno, nessuna bandiera e nessun volantino ha ricordato ai cittadini, dello storico comune feudale, che proprio avant’ieri ricorrevano i duecento anni della sua stessa istituzione.

Nessuno può dire di non averlo saputo poiché il professore Luigi Sclapari, storico montebellese,  aveva inviato una lettera al Sindaco Nino Guarna  dove specificava lo straordinario evento.

Ma non era solo il primo cittadino il destinatario della missiva datata 7 marzo 2011 poichè, in intestazione, sono indicati assessori, capogruppi di maggioranza, di opposizione, consiglieri, presidenti di associazioni e così via.

Sclapari aveva messo in intestazione persino tutti i cittadini del Comune.  Sforzo vano questo. Però se tutti se ne sono dimenticati un motivo ci sarà stato o forse motivi non ce ne sono. Si sarà forse ritenuto superfluo festeggiare duecento anni dell’istituzione del Comune. Una data che ha costato molto a molti e che forse i posteri preferiscono non ricordare.

Eppure il Comune di Montebello è terra degli Abenavoli del Franco, di quell’Abenavoli che vinse la disfida di Barletta.  Basterebbe questo briciolo di verità storica per ricostruire tutta una impalcatura per dare maggiore dignità storica ad un paese medioevale che già la possiede di suo.

Lo storico  Sclapari si dimostra amareggiato e afferma di aver inviato la missiva al Comune, in ottica costruttiva affinchè ci potessero essere riferimenti storici certi nel momento in cui si sarebbe dovuta organizzare una iniziativa.

Montebello Jonico, noto per i temi della centrale a carbone avrebbe avuto un motivo valido per essere “festeggiato” per i suoi 200 anni di storia proprio in corrispondenza del 150 anni dell’unità d’Italia.

Nella lettera Sclapari dice: “il 4 maggio ricorre il 200° anniversario della elevazione a Comune autonomo di Montebello Jonico, allora denominato Montebello di Calabria Ultra, decretata dai Francesi di Napoleone Bonaparte”.  Il decreto in cui questa terra, durante l’azione politica di Gioacchino Murat, veniva elevata a Comune fu dato a  Parigi il 4 Maggio 1822. Con il decreto 922 la terra degli Abenavoli del Franco, vincitori della disfida di Barletta, veniva definitivamente elevata alla dignità comunale.

Il Comune che inizia la sua storia con 1600 abitanti non conosceva ancora le frazioni di Masella, S. Elia e Saline J. Duecento anni fa Montebello non poteva prevedere i suoi numerosi abitanti e il primo sindaco forse già sognava di essere ricordato nel tempo da qualcuno.

Sclapari nella sua nota, inviata al palazzo Portovegno, proponeva un consiglio Comunale straordinario, la nomina di una commissione per sollecitare e coordinare le attività e addirittura cinque giorni di festa da svolgersi, in agosto, nelle diverse frazioni.

Proponeva ancora il posizionamento di cinque targhe riportanti il decreto del 4 maggio 1911, un convegno, un momento di festa, una rappresentazione teatrale, una mostra fotografica e addirittura un premio “città di Montebello Jonico – colle Biturrito”, da conferire a persone probe e ricche di valori umani.

Un progetto “chiavi in mano” le cui linee sono ancora tutte integre e utilizzabili per ricordare decorosamente i duecento anni del Comune di Montebello Jonico.

Vincenzo Malacrinò

Pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”

Di seguito le reazioni del nostro concittadino Domenico Principato riguardo questo articolo:

 

IL DUECENTENARIO DELLA STORIA DEL NOSTRO COMUNE


Una bufala pazzesca che offusca la realtà di un popolo.

Dunque, ancora una volta mi trovo costretto, mio malgrado a rintuzzare le nobili ricerche dell’esimio amico Sclapari e del fedele conterraneo Malacrinò,  il quale quest’ultimo pare che soffra di un notevole impulso euforico ogni  volta che legge la parola Montebello.  Ho letto sinceramente  e con stima l’articolo se non altro per l’impegno profuso da Sclapari (unico lume in una terra di oblio) ma pare che in detto articolo qualcosa non quadri. Andrò a spiegarmi meglio e chiederei dunque la infinita pazienza del lettore poichè 
entrare in diatribe culturali non è facile, soprattutto, se così facendo, si entra in aperto scontro dottrinario con una personalità di alta caratura come Sclapari stesso.  Urge a questo scopo fare una premessa, ciò che muove queste parole non è il semplice amor del nativo suolo, l’istinto di natura verso il patrio nido, ciò che muove la detta dissertazione è (e dico è!)  quello che a tutti manca me compreso: il SACROSANTO AMORE PER IL DOVERE STORICO.  Mi spiego, da ricerche condotte dallo staff dell’associazione di cui faccio parte e da me vagliate di cui ne sono assolutamente certo, insieme di nuovo alle comprovate carte storiche, non vi è nulla da commemorare in questi duecento anni di storia comunale. Prima cosa gli anni che si dicono duecento, duecento non sono affatto! Sembra strano ma è così…  il comune di Montebello ha meno di 150 anni, la precedente dicitura del comune fu in epoca Borbonica  “Fossato di Calabria Ultra Prima”,  poi Fossato di Calabria e infine Fossato Calabro, ed è soltanto con la notissima storia risorgimentale dopo il 1865 che il comune diventa Montebello Ionico.

L’illustre  sindaco di allora tale Leone Sgro, che era fossatese, fece fare una delibera dal Consiglio Comunale di allora in data 15 dicembre 1889, con la quale chiedeva al Sua Maestà Umberto I° di cambiare la denominazione del Comune da Fossato Calabro a Montebello Jonico, Il tutto comprovato dall’allora decreto ministeriale di cui abbiamo copia della Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia  N° 6788 (serie 3^) registrata alla Corte dei Conti in data 18 aprile 1890 – Reg. 173. Atti del Governo a f. 74 firmate dal Funzionario Mandillo dal Ministro F. Crispi, dal Guardasigilli G. Zanardelli Decreto promulgato dal Re savoiardo che tutto si prodigò per l’Italia unita e tanto fece per  ridurre il meridione povero e emigrante e  carne da cannone.

Non vi è nulla da commemorare su questi duecento anni che non sono esistiti, sui giuochi di palazzo dei framassoni del momento, su queste sozzure storiche senza capo né coda, che infangano la gente onesta che quegli anni li ha vissuti. Questo comune ha meno di 150 anni, fatti di intrighi, di sporchi imbrogli, di congiure di palazzo, di baratti schifosi a danno della povera  gente.  E l’esempio probo cari signori? Dove sta l’esempio probo se non nella plebe dei nostri popoli, quella che doveva essere scritta, l’eroico coraggio, dove sta, sta forse nei monumenti che non hanno i nomi dei caduti?  Noi siamo per il dovere storico, le bufale non ci interessano, e meno che mai se a causa delle bufale siamo costretti a dire le verità storiche, ovvero che la nascita di questo comune è un tristo baratto massonico, che tutto aveva meno che lo sviluppo locale, e da quel 1861 poco è cambiato, cambiare tutto per far rimanere tutto com’è.

Per una volta che i nostri amministratori ne azzeccano una dobbiamo per forza metterli alla forca. Niente gonfaloni sul familismo amorale, né bande musicali sulle emigrazioni signori, per una volta hanno fatto bene.  L’esempio probo di questo comune cercatelo nelle trincee, nella fame più nera, in quel comune partigiano e nel paese nostro che vide la mia frazione Repubblica indipendente per sei giorni, tra le bombe fasciste al seggio e le mitragliatrici democristiane e comuniste l’un contro le altre armate. Andate lì a commemorare, nelle valigie di cartone, è lì il nostro comune, non nel falso storico o nel baratto borghese-massonico. Del colle "biturrito" o meno penso non freghi niente a nessuno dopo 40 anni di Americhe lontane e di centrali a carbone che vogliono comperare il nostro avvilimento. 

E’ ORA DI RISORGERE E FARLO PERMANENTEMENTE  ALTRO CHE NANI E BALLERINE SUI GONFALONI.

PRINCIPATO DOMENICO

In merito alla polemica montata nel bene o nel male, nel campanilismo più acceso o nella vana gloria di vanto: <NOI SIAMO I PRIMI>, mi permetto di pubblicare alcuni documenti ottenuti da una mia ricerca storica presso archivi comunali o di Stato di miei antenati per la ricostruzione dell'albero genaologico della famiglia, copie di documenti ufficiali e storici e la copia della pagina della Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, forse il primo ed unico documento storicamente dimostrabile. Una volta letti e spulciati chiunque può farsi un'idea personale sulla storia del Comune di Fossato di Calabria Ultra Prima, Fossato Calabro, Fossato di Calabria o di Montebello Jonico, qualunque essa sia. Premesso che del fantomatico  decreto promulgato a Parigi nel 1822 né dal Dr. V. Malacrinò, né dal Prof. L. Sclapari è stata fornita copia e che lo stesso in data 4 maggio 1822 elevava a Comune Montebello Jonico con retroattività di ben 11 anni. Si legge che Montebello Jonico è stato elevato a Comune il 4 maggio 1811 (forse già a quell'epoca si soffriva di Berlusconismo acuto) che da valore retroattivo ai D. L. promulgati dal suo governo. Qualora ciò fosse dimostrato con documenti storici il 200° anniversario cadrebbe nel 2022, cioè fra 11 anni!!

In ordine la copia di alcuni documenti

Atto di Matrimonio del 1810 Sindaco Carmine De Pantoni, Comune di Fossato

Atto di Matrimonio del 1855, Delegato di Stato Civile Carlo Altomonte, Comune di Fossato

Atto di Matrimonio del 1858, Delegato di Stato Civile Domenico Pellicanò, Comune di Fossato

Atto di Nascita del 1876, Segretario Francesco Mazzacuva, Comune di Fossato di Calabria Ultra Prima

Atto di Matrimonio del 1885 Assessore Delegato Sgro Nicola, Comune di Fossato di Calabria

Regio Decreto del 7 aprile 1890

Atto di Matrimonio del 1890 Assessore Delegato Manti Francesco, Comune di Montebello Jonico

Il nome di Montebello Jonico, dalla lettura dei documenti compare subito dopo il Decreto Regio del 1890 ....... quindi ....... Purtroppo il nome di Montebello Jonico compare e diventa "famoso" in occasione della donazione del Feudo ai discendenti di quel Nobile Abenavoli del Franco, famoso per essere stato un dei 13 della storica disfida di Barletta, esiliati in quest'angolo sperduto della Calabria, perchè molto probabilmente la loro turbolenza caratteriale dava fastidio alla Nobiltà Napoletana che dominava il territorio Aversano. La storia ci racconta cosa ha fatto (soprusi, angherie, ruberie e quant'altro per saziare la sua sete di potere e di despota del territorio) Bernardino Abenavoli del Franco prima e dopo la famosa strage degli Alberti di Pentedattilo!!!!

Chiunque leggerà questa pagina potrà farsi una propria opinione e potrà confrontarla con la storia vera o presunta del nostro bistrattato territorio.

Grazie Mimmo Pellicanò

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