Tornare nel nulla
Tornare dal nulla nel nulla dei miei sogni,
interrotti, tanti anni fa, su una spiaggia
sepolta da ricordi incredibili di felicità mai più conosciuta.
Farmi lambire i piedi, ancora, dall'onda scherzosa,
che sa di gioie finite, di luci tremule,
che accarezzano ancora le sere tra Reggio e Messina.
Canti argentini nel buio di Chiesa Pepe,
brusio di comari nell'ombra a contare le cose del rione.
Quel pettegolare sommesso,
sedute sui gradini, sconnessi, ballerini,
e le bimbe assonnate,
con le teste appoggiate sui grembi neri delle madri,
ormai sepolte in camposanto.
Voci ancora vicine, conosciute una ad una,
che mi scavano dentro, nel cuore,
come un dolore, lento, di un dente cariato.
Che strano calvario mi passa negli occhi,
mi preme sul cuore:come un dolce languore che sale,
sale dal nulla e si perde nel nulla,come un sogno mai fatto;
come un'acqua caduta, d'un colpo, in un giorno d'estate,
uno di tanti, passati, sognati, pigiati nel cuore,
messi a tacere per sempre; come un libro invecchiato,
trovato per caso, e con tremore sfogliato
per provar le emozioni di un tempo, passato in silenzio,
di un tempo curato come un vecchio vestito da sposo,
ancora incartato, ancora buono ad essere usato;
come un giorno di festa, che passa veloce,
che lascia un sapore d'amaro e di dolce,
un sapore d'attesa..... un sapore di morte,
che arriva d'un colpo:inattesa!
La nuova Via Marina
Che tristezza,
che tristezza amore mio,
ti rivedo col tuo sole risplendente,
coi viali verdeggianti,
con i fiori nelle aiuole rinnovate,
con le palme e gli oleandri rigogliosi,
con la gente che passeggia come un tempo,
con gli amici che viaggiano a braccetto
o riposano seduti a una panchina
discorrendo degli affari d’ogni giorno.
Che tristezza a star lontano
e che gioia pulsa in cuore
rivedendo
questa via, tutta quanta ricostruita,
coi lampioni illuminati, che accarezzano
la notte,
appoggiati alla ringhiera
che non è
stata cambiata ma soltanto rinnovata
ed il mar che rumoreggia e biancheggia
sopra i sassi.
Che tristezza, o mia città,
a fissare il tuo via vai sulla nuova Via
Marina,
con le auto colorate che mi sembrano
sfrecciare
e la gente sorridente che felice vedo e sento
rumorosamente
andare.
Sullo schermo t’ho fissata,
amor mio non t’ho scordata;
mi sembra anzi di sognare
e mi sento riabbracciare
da un amico che ho lasciato,
che a un tratto m’è riapparso
e felice m’ha chiamato.
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