"FUSSATOTI RITORNATE VIRTUALMENTE ALLE VOSTRE ORIGINI"

  

TERRE BASILIANE

UNA NUOVA REALTA' NEL NOSTRO TERRITORIO

Quel luogo dove posarono i calzari dei greci è armonia ed equilibrio tra cielo e terra, tra montagne aspre e orfiche e mare di bonaccia caro agli stranieri. 

Quel posto è Fossato Ionico dove da millenni con lo stesso amore dei greci si tramanda la coltivazione dell’ulivo, unica pianta in grado di accomunare gli elementi dello spazio e del tempo. 

Questa pianta maestosa si erge verso gli uomini e il cielo e colora le colline d’argento ben salda al sale della terra. In quel luogo gli uomini con fatica e passione hanno saputo cogliere quell’argento fino a mutarlo in oro liquido: in olio

Quel dono che fu trasmesso dai greci e a loro dagli dei, non solo è simbolo di forza naturale, di bellezza è metafora della fatica e del lavoro paziente dell’uomo. 

Quell’oro liquido da molti anni finisce sulle tavole in tutte le sue migliori qualità. Il suo impiego, che non è esclusivamente alimentare, grazie alla saggezza e alla sapienza dell’uomo nel corso degli anni ha avuto impieghi omeopatici, curativi, e persino cosmetici

Dono prezioso di una terra aspra, tesoro che parla della fatica e della pazienza per molti non è solo un prodotto ma la metafora per eccellenza del lavoro dell’uomo del suo amore del suo equilibrio naturale.

 

     

L’olivicoltura a Fossato Ionico

Il territorio di Fossato Ionico, frazione del comune di Montebello Ionico in provincia di Reggio Calabria, è fortemente caratterizzato dalla presenza della coltura dell’ ulivo che in questo territorio cresce con enorme vigore, soprattutto nelle varietà locali “Sinopolese” ed “Ottobratica” e segna in maniera inconfondibile il paesaggio rurale.

L’80% del territorio è interessato da questa attività produttiva che incide profondamente sull’economia dell’intera zona.

Qui l’olivicoltura rappresenta una sorta di monumento ambientale che molto contribuisce alla caratterizzazione ed alla valorizzazione del territorio agrario circostante.

La maestosità degli alberi con il verde argentato delle foglie ed i grandi tronchi intrecciati si coniugano in maniera indissolubile alla morfologia del territorio.

Nel corso dei decenni, le varietà di olivo si sono differenziate ed evolute, ed hanno spinto numerosi studiosi ad occuparsi di questo sorprendente areale crogiuolo di storia, cultura, arte e tradizioni che si fondono in un tutt’uno con l’ambiente, in cui questa pianta si erge a protettore diventando geloso custode di secolari segreti.

Non è possibile stabilire con buona precisione l’origine del “parco degli ulivi” è fattibile invece determinarne l’evoluzione subita nel corso del tempo, a seguito della quale, oggi si ha in tutto il territorio Fossatese la presenza di un areale fino ai bordi del Parco Nazionale dell’Aspromonte, a circa 600 metri di quota, dove gli olivi hanno un indubbio grande significato ambientale e storico su terreni terrazzati o in pendenza.

In queste zone il paesaggio olivicolo ha un carattere per molti versi unico, che gli è conferito dalla eccezionale età delle piante insieme e dalla fittezza della copertura vegetale; l’associazione di questi due fattori dà luogo a veri e propri boschi di ulivi, nei quali si riscontrano alberi con altezze imponenti (15-20 metri) e sezione al tronco di notevole superficie.

Tutto il territorio si presenta come una grande estensione monocolturale ed è il frutto di una lenta opera di bonifica da parte dell’uomo, che nel tempo ha conquistato ad un territorio inospitale un’agricoltura produttiva.

I PRIMI RICONOSCIMENTI