Sono stato contattato qualche settimana fa dalla Psicologa Dottoressa Maria Chiara Crea dlell'Universita' Mediterranea di Reggio Calabria. Nipote di un mio carissimo amico, nonche' nuora di amici fraterni del mio paese e mio contatto su facebook, quindi a conoscenza di tutte le mie attivita' di ricercatore e storico delle tradizioni del nostro territorio tra cui, in modo particolare, i vecchi giochi di strada dimenticati nell'era tecnologica che viviamo. Mi invita ad esserci nel loro stand per illustrare e fare conoscere i giochi di strada praticati dai nostri genitori, dai nostri nonni e dai nostri avi nel corso del tempo, a conclusione del Corso di Didattica delle Educazioni e dell'Area Antropologica. Perdonatemi ma, quando c'e' la mia terra natale di mezzo, non mi tiro mai indietro e partecipo. Una manifestazione organizzata molto bene e alla fine di molto successo. Con Bbrigghja, RRumbuli, Circuli e Mazza e Piridhu, Fionda e tant'altro, domenica 18 maggio u.s. mi reco alla sede dell'Ateneo Reggino per testimoniare la nostra cultura e la nostra tradizione, per me e' sempre come tornare bambino. Decine e decine di studenti, professori tra il nutrito pubblico presente si sono dimostrati molto interessati ai nostri giochi, anche se per la maggior parte di loro e' stato solo un ricordo di quanto hanno raccontato i genitori e i nonni nella loro infanzia. Grande emozione e' stata provata, allorquando i piu' intraprendenti hanno voluto provare l'ebbrezza del gioco. E' doveroso da parte mia ringraziare la Professoressa Maria Chiara per l'opportunita' che mi e' stata data.
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