"FUSSATOTI RITORNATE VIRTUALMENTE ALLE VOSTRE ORIGINI"

 





 

 

"UNA VOLTA"

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Rivedere angoli dimenticati e muri diroccati. Chissà quante emozioni susciterà in coloro che riconosceranno i luoghi della loro infanzia e magari le case dove sono nati, i vicoli dove sono cresciuti. Con la nostalgia di un passato che non tornerà più.

 

 

U passu i pudhhici

 

Luogo eterno di vento; spazio d'incanti e meraviglie; barriera di epifanie e ritorni; linea di confine che separa la vita dalla morte; muro del saluto estremo; geografia dello spirito, di ambigui ossimori, di opposti simmetrici; follie e bizzarrie, barbarie e malefici, appuntamenti e agguati, convegni amorosi; crocevia di lamenti, di litanie, di conversari lenti; posto buono per vivere la sofferenza, la gioia fugace di un ricordo, di un antico sguardo, per consumare un sofferto esilio"

(In memoria di un grande amico, il barone Sgrò, Ciccio il Biondo)

"Lieve ti sia la terra, amico, e leggero il sonno. Perchè tu possa tornare tra noi al primo richiamo della memoria dei vivi"

 

Spirito di luoghi, luoghi dello spirito, ovvero l'erba cresciuta sulle porte

   (foto n. 1) L'Osteria di Ninu 'Mbrosciu                  (foto n. 2) A Casa i Carmelu Silivoti

 (foto n. 3) Casa i Calenda                                                          (foto n. 4) A Casa da Napulitana

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